Vetri scandinavi da collezione

28 Nov 2011

di Sharen Custer, esperta di 62days

Gli articoli in vetro che ritroviamo oggi nelle case più moderne traggono ispirazione da modelli che originariamente vennero ideati in Scandinavia e Danimarca. L’idea fondamentale che stava alla base del lavoro dei designer di quei paesi era quella di unire semplicità delle linee, efficienza e praticità a un design di buon livello. Quest’idea ha influenzato molto disegnatori d’interni europei e americani, come il negozio English Habitat negli anni ’80, contribuendo contemporaneamente a far lievitare la propria rete distributiva e la propria popolarità in tutto il mondo.

Agli inizi del XX secolo l’industria del vetro finlandese prosperava. L’architetto Alvar Aalto (1898-1976) progettò dei vasi asimmetrici in vetro verde trasparente per la Iattala Glass Works; Arttu Brummer (1891-1951), già direttore della Scuola di Arti e Mestieri di Helsinki, elaborò alcuni progetti per la the Riihimaki Glass Works. Anche Timo Sarpaneva (1926-2006) ha lavorato per la Iattala. Il loro lavoro è stato preso a modello da giovani artigiani del vetro in tutta Europa.

Dopo la prima guerra mondiale è stata la Svezia, nel Nord Europa, ad assumere un posto di primo piano nella produzione del vetro e l’Orrefors Glass Works ha raggiunto l’apice in questo settore. La specialità dell’azienda erano articoli in vetro molto ben progettati per un uso quotidiano, cosa che già di per sé era una grande innovazione in quel periodo. I suoi vasi Graal (conosciuti anche come vasi hurricane a motivo della loro forma) ideati nel 1916 da Simon Gate (1883-1945) vengono ancora correntemente prodotti dall’azienda. Alcuni importanti vasi Graal vennero progettati dalla designer Eva Englund (1937-1998). Il nome Graal deriva da Sacro Graal e le ciotole in vetro trasparente, spesso massicce e pesanti nelle proporzioni, venivano fluidamente decorate da incisioni a rilievo.

Edvin Ohstrom (1906-1994) lavorò per Orrefors dal 1936 e progettò il vetro Ariel con bolle d’aria imprigionate al proprio interno, che diede inizio a una nuova tendenza molto popolare. Gunnar Cyren (nato nel 1931) diede vita ai vetri della serie Pop Age con bande di diversi colori avvolte attorno allo stelo. Tra le altre aziende svedesi di rilievo ricordiamo la Kosta, che produceva vetro tagliato e vetrerie da tavola, e la Boda, che utilizzò il vetro per progetti progressisti e modernisti e che infine si fuse con la Kosta negli anni ’70. In Danimarca un famoso creatore di articoli in vetro fu Jacob Bang (1899-1965) che lavorò per la Holmegaard Glass Factory. Più tardi anche Per Lutken (1916-1998) lavorò per la Hokmegaard. Entrambi erano e rimangono tra coloro che più hanno contribuito a influenzare il design del vetro internazionale.

Gli oggetti in vetro ideati da tutti questi creatori sono oggetto di collezionismo, ma i soldi sono ben spesi solo se si tratta di pezzi rari, insoliti, in edizione limitata o degli albori. Le condizioni generali degli articoli poi giocano un ruolo preponderante nella formulazione del prezzo. Qualsiasi segno di danno o restauro riduce significativamente il loro valore.